Radiografia dell’autorità ecclesiale.
Sesto anello egoisticale: il monopolio del potere.Monopolii sacramentali: monopolio assolutivo.
Al gruppo dei beni necessari alla vita umana, se ne affianca
un secondo: un gruppo di beni che la persona piega al
servizio esclusivo della sua egoisticità. Quei beni devono
avere una tale consistenza da costituire una ricchezza. La
persona che la possiede si qualifica ricco. Per due vie la si
può conseguire.
a) Per una via onesta: lavorativa.
b) Per una via disonesta: la speculativa o furtiva.
Ricco e ricchezza: chi dei due comanda? La ricchezza non
ha alcuna capacità di comando.
È il ricco che comanda. Ma è lui che si dirige o viene
diretto? L’amore Paterno egoisticizzato che scorre automaticamente
in ogni azione umana, va a comporre l’egoisticità
della persona.
Il ricco dunque è schiavo della sua egoisticità. Essa è istintiva
e va piegando al suo servizio tutta la razionalità volitiva.
Non ammette libertà alcuna, e quindi non ammette
diversità fra i ricchi.
I ricchi li fa essere tutti uguali, e tali realmente sono.
1) Li fa essere tutti grandi di fronte agli altri: fa del ricco
una persona conoscitissima per la sua posizione sopraelevata.
Ammiratissimo: per la sua immensa fortuna.
Ricercatissimo: per la speranza di attingere alla sua ricchezza.
Mobilissimo: ammantato di titoli pomposi:
conte, contessa, principessa, duchessa,... Ogni occasione
è buona per sfoggiare e pavoneggiare la sua grandezza. 2) Li fa tutti potenti sugli altri: abilissimo nell’abbattere
coloro che lanciano la sfida alla sua potenza economica.
Prontissimo a defraudare la mercede ai suoi dipendenti.
Spietatissimo nell’eliminare quanti tendono insidie al
suo potere economico. Un potere tentacolare con il quale
raggiunge tutti i settori della vita. I suoi piani economici
li fa scorrere prepotentemente nel settore sociale, politico,
sindacale, finanche nello sportivo. Oramai con la
globalizzazione mondiale può manovrare le attività
mondiali. Si può sperare che non riesca a forzare il settore
religioso. Ma è fin troppo interessato a far tacere la
voce di uomini di Chiesa e lo ottiene facendo brillare il
luccichìo del denaro. Se non ci riesce si va ammantando
del titolo di primo benefattore della Chiesa.
3) Li fa essere tutti gaudenti con gli altri: non c’è piacere che
non consegna. Può gustare tutte le ebbrezze sessuali. C’è
un fenomeno che si fa impetuoso e travolgente sotto la
poderosa spinta dei ricchi: il fenomeno della prostituzione.
Una agenzia londinese ci fornisce dati approssimativi,
mettendolo a confronto con uno similare. In quattro
secoli (1500-1900) i ricchi colonialisti hanno fatto muovere
per le piantagioni brasiliane e americane un 12
milioni di schiavi africani comprati sul mercato e poi venduti:
la tratta dei negri. E ci fornisce cifre sbalorditive per
la nuova forma di schiavitù: nel mondo sarebbero un 200
milioni che fanno ballare a suon di miliardi. Ricco e ricchezza
che cosa fanno scatenare nel resto delle persone?
a) Sempre invidia cocente: quanti lascerebbero una
vita di lavoro e si stenti se potessero avere una simile
fortuna.
b) Sempre disprezzo: quando il ricco fa il prepotente e
compie angherie in più direzioni.
c) Talora scatena massacri rivoluzionari: così nel 1789
in Francia, il terzo stato: quello del popolo, insorge
contro quello del clero e dei nobili e li mandano alla
ghigliottina. Così nell’ottobre del 1917 il mondo
operaio russo si scatena contro il capitalismo padronale
e con un macello orribile in 70 anni fanno più
di 50 milioni di vittime.
Ricco e ricchezza tutto questo lo scatena nella massa dei
poveri che sono degli egoisticali affamati e voraci di ricchezza.
Con un pizzico di amore sacrificale dovremmo
sentire dolore grande e dispiacere forte per il ricco che si
va costruendo un terrificante destino eterno. Un sentire
raro a trovarsi pure nel cristiano nel quale cova sempre la
brama e la sete della ricchezza.
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