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Decimo dono: sacrificale da dirci e da fare.
Volontà sacrificale Paterna: terrestre, passiva, inimicale,
sul bene inerente dell’autorità umana.
E l’ecclesiale? Battesimo infantile che non fa quello che
gli abbiamo fatto fare.
*) Non è cresimato.
Siccome è concezione battesimale battesimale occorre lo
Pneuma che faccia da concepitore.
L’ha significato con una concezione irregolare: l’umana
di Gesù.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Ci si accosta pregandolo.
Quando pregate, voi dite: Padre nostro che sei nei cieli.
Sia fatta la tua volontà sacrificale: la celeste e la terrestre.
Preghiera questa tutta sacrificale, da dirci e da fare. Il
Padre vuole il nostro sacrificale terrestre, passivo, inimicale.
Il bene inerente dell’autorità umana ci può sacrificare
il nemico. La divina è sacrificale. E l’ecclesiale? Il
potere sacrificale conferito a Pietro ci fa luce sulla promessa
delle chiavi del Regno dei Cieli. Unità in Pietro, nei
singoli la loro funzionalità.
Ma di quelle chiavi se ne è appropriato e le ha immesse nel
suo potere dominale, dal quale hanno preso il via i peccati
storici della Chiesa.
Così ai monopolii settoriali aggiunge i sacramentali.
Abbiamo così il monopolio battesimale. Il Battesimo
infantile non fa quello che noi gli abbiamo fatto fare.
a) Perché l’infante non è capace di aprirsi con la fede
nella sacrificalità dell’amore Figliale.
b) Perché quel Battesimo non è cresimato. Mentre non
ci può essere concezione battesimale che non sia
cresimata.
Ma deve esserlo, se no l’amore Figliale che si espropria,
da solo non può concepirsi nell’essere umano. Gesù stesso
ha composto un segno sensibile: la sua espropriazione
fisica, per farci sapere la sua espropriazione pneumatica.
Attende una seconda verifica: se lo Pneuma è il concepitore,
allora il Battesimo è cresimato, ma se non lo fosse,
allora non occorre che sia cresimato. È o non è
Concepitore? Dal Visuato: è il Concepitore nella generazione
eternale del Figlio. Lo è pure nella concezione angelicale
dell’amore Paterno. Lo è pure in quella umana. In
tutti questi ambiti la concezione è Pneumatica, spirituale e
quindi invisibile.
Ora lo Pneuma volendo significare la sua funzione personale
di concepitore divino mette in scena una concezione
umana del tutto irregolare o anormale. Lo fa con Maria
nella sua pubertà verginale.
Vergine, ma anche fidanzata a Giuseppe. Era consono alla
donna ebrea aspirare a diventare la madre del Messia
incombente. Vergine aspirante al matrimonio e alla maternità
messianica. Non dice una falsità quando Maria mette
avanti la difficoltà ad avere un bambino dal momento che
Giuseppe non l’ha ancora conosciuto coniugalmente. Ma
la concezione umana in lei non sarà maritale, da marito,
ma Pneumaticale, da Spirito Santo.
Per quale motivo fondamentale? Non certo per garantire la
santità del bambino (veramente anche il bambino sarà
santo) e neppure perché sia e lo si dica Figlio di Dio: tutto
questo lo si poteva ottenere anche con la concezione maritale.
Unica ragione fondamentale: dare e offrire un segno
sensibile della funzione Pneumatica: lo Pneuma è il
Concepitore. Quella concezione anormale e irregolare ha
la sua piena giustificazione: ci fa da segno sensibile profeticale:
ci parla e ci dice che il Concepitore è solo lo
Pneuma. Espropriazione Figliale e il Concepitore
Pneumatico ci assicurano che il Battesimo: è concezione
battesimale di un raggio divino di amore sacrificale
Figliale nella persona che si è aperta alla sacrificalità dell’amore,
e è assolutamente cresimato. Consiglio pratico:
domanda i due segni al tempo fissato dalla Chiesa.

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